Tristes Tropiques di Claude Lévi-Strauss
  • 1. Tristes Tropiques, scritto dal famoso antropologo francese Claude Lévi-Strauss e pubblicato nel 1955, è una narrazione ricca e riflessiva che unisce il diario di viaggio, gli elementi autobiografici e il discorso scientifico. In quest'opera, Lévi-Strauss racconta il suo lavoro sul campo e le sue avventure in Brasile alla fine degli anni Trenta, dove si è immerso nello studio delle tribù indigene. Il libro si addentra nella complessità della cultura e della civiltà umana, esaminando il contrasto tra le società tribali "primitive" incontrate e il mondo industrializzato dell'Occidente. Lévi-Strauss articola le sue osservazioni sulla natura dell'umanità, sull'adattabilità delle culture e sull'intricata rete di relazioni sociali che definiscono le diverse società. La narrazione è intervallata da riflessioni filosofiche sul significato del progresso e sull'impatto della civiltà occidentale sulle popolazioni indigene, creando un discorso stimolante sul relativismo culturale e sulla prospettiva antropologica. Tristes Tropiques non è solo un resoconto dei suoi viaggi, ma una profonda esplorazione dell'antropologia come disciplina, che lo rende un'opera fondamentale che contribuisce in modo significativo sia alla letteratura che alle scienze sociali, risuonando con i lettori e gli studiosi.

    Qual è l'obiettivo principale di "Tristes Tropiques"?
A) Ideologie politiche
B) Eventi storici
C) Riflessioni antropologiche
D) Teorie economiche
  • 2. In quale anno è stato pubblicato per la prima volta "Tristes Tropiques"?
A) 1945
B) 1975
C) 1955
D) 1965
  • 3. Qual è la professione di Lévi-Strauss?
A) Antropologo
B) Sociologo
C) Psicologo
D) Storico
  • 4. In "Tristes Tropiques", Lévi-Strauss contrappone spesso quali due culture?
A) Culture indigene e occidentali
B) Culture urbane e rurali
C) Culture europee e asiatiche
D) Culture africane e sudamericane
  • 5. Che tipo di tecnica narrativa viene utilizzata in "Tristes Tropiques"?
A) Narrazione in prima persona
B) Narrazione in terza persona
C) Flusso di coscienza
D) Formato epistolare
  • 6. Cosa afferma Lévi-Strauss sui miti in "Tristes Tropiques"?
A) Rivelano strutture universali
B) Sono puramente immaginari
C) Sono obsoleti
D) Non hanno alcun significato culturale
  • 7. Qual è la metafora ricorrente in "Tristes Tropiques"?
A) Il viaggio come ritiro
B) Il viaggio come corsa contro il tempo
C) Il viaggio come mezzo di scoperta
D) Il viaggio come punizione
  • 8. Cosa pensa Lévi-Strauss del cambiamento culturale?
A) È lineare
B) È un processo costante
C) È evitabile
D) È dannoso
  • 9. Cosa sostiene Lévi-Strauss sul ruolo dei miti nelle società?
A) Sono favole irrilevanti
B) Distolgono dalla verità
C) Servono a spiegare e strutturare la realtà
D) Promuovono l'ignoranza
  • 10. Chi è l'autore di "Tristes Tropiques"?
A) Claude Lévi-Strauss
B) Jean-Paul Sartre
C) Simone de Beauvoir
D) Michel Foucault
  • 11. Quale regione esplora Lévi-Strauss in "Tristes Tropiques"?
A) Brasile
B) Australia
C) India
D) Africa
  • 12. Quale metodologia utilizza Lévi-Strauss in "Tristes Tropiques"?
A) Esperimento sul campo
B) Analisi storica
C) Ricerca per sondaggio
D) Etnografia
  • 13. In quale forma letteraria è scritto "Tristes Tropiques"?
A) Saggio
B) Memorie
C) Romanzo
D) Poesia
  • 14. Come si traduce il titolo "Tristes Tropiques" in inglese?
A) Strani tropici
B) Tristi tropici
C) Tropici infestanti
D) Tropici misteriosi
  • 15. Quale background personale ha influenzato l'antropologia di Lévi-Strauss?
A) Il suo patrimonio ebraico
B) I suoi lunghi viaggi in Europa
C) La sua educazione aristocratica
D) La sua esperienza di soldato
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